Colesterolo: è davvero cattivo come si pensa?

Spesso alla parola colesterolo si associa una valenza negativa, molto probabilmente a causa dell’influenza dei numerosi spot tv che lo ritengono il maggior responsabile di malattie cardiovascolari. Questa cosa è vera, ma solo in parte. Se il colesterolo è tenuto sotto controllo rientrando nei giusti valori, non può che far bene all’organismo in quanto svolge funzioni importanti, quali:

• contribuire allo sviluppo embrionale: inadeguati livelli di colesterolo incidono negativamente sulla formazione del feto;

• favorire la produzione di cortisolo, progesterone e testosterone (ormoni steroidei) e di Vitamina D e sali biliari;

• coadiuvare la sintetizzazione della bile, importantissima affinché non si formino calcoli biliari;

• comporre, insieme ad altri elementi, le membrane cellulari.

Cos’è, in definitiva, il colesterolo? Esso non è altro che un aggregato organico della famiglia dei lipidi steroidei. Esso è diviso in HDL (colesterolo buono) e LDL (colesterolo cattivo). Quest’ultimo non è negativo, a patto che i valori rientrino nella norma. Se si verifica un eccesso di questa sostanza nel sangue, allora bisogna correre ai ripari da accumuli e ossidazione. L’HDL, invece, si occupa di raccogliere il colesterolo cattivo in più presente nell’organismo e di portarlo dritto al fegato dove verrà assorbito dai sali biliari ed espulso tramite feci.

I valori del colesterolo da conoscere per una giusta prevenzione

I valori del colesterolo nel sangue non dovrebbero mai superare i 200. Se questo numero arriva a 240, allora bisogna correre ai ripari perché può portare a serie conseguenze, in primis a malattie cardiovascolari. Per indagare a fondo, è necessario fare le analisi del sangue.

Il colesterolo può avere origine esogena ed endogena:

• Esogena: quando la sostanza si forma a seguito di fattori esterni all’organismo come, ad esempio, alimentazione errata;

• Endogena: è il corpo stesso a produrre più colesterolo di quanto dovrebbe.

I sintomi legati a questa problematica sono:

• stitichezza;

• affaticamento;

• patologie della pelle;

• intolleranze alimentari;

• problemi alla vista;

• alitosi;

• cattiva digestione;

• intorpidimento degli arti;

• nausea;

• emicrania.

Questi fenomeni spesso sono presi molto alla leggera perché sintomo di molte altre problematiche meno gravi. Non è il caso di essere blandi, anzi: meglio fare un check up per fugare ogni dubbio al riguardo.

Come controllare il colesterolo cattivo

Il colesterolo è diretta conseguenza di tre fattori scatenanti: alimentazione scorretta, sedentarietà ed eredità. La soluzione, quindi, sta tutta nell’adottare uno stile di vita sano comprensivo di dieta equilibrata e sport regolare. Aiutarsi con le fibre è importante in quanto sono considerate integratori naturali che aiutano nella causa. Se questi rimedi non dovessero bastare, esistono numerosi medicinali a base di fibrati, niacina, resine sequestranti gli acidi biliari e statine che possono moderare i livelli di colesterolo nell’organismo. Ad ogni modo, è opportuno ripetere le analisi del sangue ogni 6 mesi per controllare che i valori siano nella norma.